Dallo Studio
03 Gennaio 2022

Camera: la Manovra 2022 del governo Draghi è legge

La Manovra finanziaria del governo Draghi è stata approvata dalla Camera. Dalla riforma Irpef fino alla scuola. Ecco cosa c'è da sapere

Dopo il via libera ottenuto in Senato la scorsa settimana e il voto finale della Camera, la Manovra finanziaria per il 2022 è ufficialmente legge. Con 355 voti a favore e 45 contrari, la Legge di Bilancio presentata dal governo Draghi è stata definitivamente approvata. Tenendo conto anche del Dl fisco, la manovra "espansiva" prevede per il prossimo anno impieghi per 37 miliardi di euro con risorse per 13,7 miliardi e 23,3 miliardi di peggioramento del decifit. Sono diversi gli ambiti che questa andrà a toccare. Tra le principali misure contenute nel provvedimento risultano la riforma dell'Irpef, la stretta contro le delocalizzazioni (1,5 miliardi di euro ogni anno dal 2022 al 2026), la proroga di sei mesi per pagare, senza interessi di mora, le cartelle esattoriali notificate dal primo gennaio al 31 marzo 2022 e un piano per raitezzare le bollette in 10 mesi. Inoltre, raddoppia il tetto di spesa detraibile del bonus mobili (da 5 a 10mila euro), decadono i vincoli per accedere al superbonus, viene prorogato il bonus idrico al 2023 e viene tagliato il bonus facciate, questo passa dal 90 al 60%.

Riforma Irpef
Tra le novità della Manovra 2022 c'è il primo modulo della riforma fiscale. Le aliquote fiscali scendono da 5 a 4, vengono rimodulate le detrazioni e solo per il 2022 viene introdotto uno sconto sui contributi previdenziali. Verrà poi tolta l'Irap, l'imposta regionale sulle attività produttive, per le ditte individuali. Tornando al discorso aliquote, come riporta il Corriere della sera, vediamo le modifiche nel dettaglio:
23% sui redditi fino a 15 mila euro;
25% sullo scaglione tra 15 mila e 28mila euro;
35% tra 28 mila e 50 mila e
43% sui redditi superiori.
Per ciò che concerne le detrazioni da lavoro dipendente e quelle sui pensionati, queste saranno rimodulate: nel primo caso quella fino a 1.880 euro si applicherà sui redditi fino a 15mila euro mentre al momento il tetto è a 8mila, nel secondo caso sale fino a 1.995 euro per i redditi fino a 8.500 euro. Si azzerano invece per i redditi oltre i 50mila euro. Resta il bonus Renzi per i redditi fino a 15mila euro. Per quelli tra 15 e 28 mila invece c'è una clausola di salvaguardia qualora le nuove aliquote non assicurino un vantaggio equivalente. Per quanto riguarda, invece, le addizionali regionali e comunali all'imposta sull'Irpef, queste slittano a marzo. Il termine previsto era il 31 dicembre 2021.

Contributi previdenziali
Previsto un taglio di 0,8% dei contributi previdenziali a carico dei lavoratori dipendenti con retribuzione imponibile fino a 35mila euro annui per aumentare il risparmio dei ceti medio-bassi. Viene escluso dallo sgravio il lavoro domestico. Stando alle simulazioni del ministero dell'Economia, il taglio dei contributi fa triplicare il risparmio complessivo. Concretamente: un single con 30mila euro di imponibile da lavoro dipendente, allo sconto annuo Irpef di 84 euro si sommano 149 euro di versamenti in meno all'Inps. Ciò equivale a un aumento totale della retribuzione netta annua di 234 euro.

Taglio delle tasse
Sono previsti complessivamente 8 miliardi per il taglio delle tasse. Uno di questi è dedicato all'abolizione dell'Irap, vale a dire l'imposta regionale sulle attività produttive per i lavoratori autonomi esercenti attività come persone fisiche. Aiuterà 835mila contribuenti, ossia il 41,2% della platea Irap. In media quest'ultimi risparmieranno 1.200 euro l'anno. Un po' a sorpresa visto quando inserita nella manovra è la proroga dei tempi per il pagamento delle cartelle esattoriali. La norma riguarda tutti i contribuenti ai quali saranno notificate cartelle dal primo gennaio al 31 marzo 2022. Invece degli ordinari 60 giorni, se ne avranno 180 per pagare e non ci saranno sanzioni o interessi di mora. Slittano poi al 2023 le sugar e plastic tax.

Assegno unico familiare
Dal primo gennaio 2022 sarà possibile fare la richiesta sul portale Inps per l'assegno unico familiare. Questo è rivolto a tutte le famiglie con figli dal settimo mese di gravidanza fino a 21 anni. Le cifre vanno da un minimo mensile di 50 euro fino a un massimo di 175 per coloro che hanno un Isee fino a 15mila euro. Per chi ha più di tre figli è prevista una maggiorazione. 100 euro in più dal quarto figlio.

Pensioni
La riforma vera e propria ci sarà nel 2023, per il momento si tratta di misure momentanee. Il 31 dicembre decade la possibilità di usufruire di Quota 100 ossia avendo 62 anni di età e 38 di contributi. Questa misura ha permesso a oltre 350mila lavoratori il prepensionamento. Dal primo gennaio si passa a Quota 102: 64 anni di età e 38 anni di contributi. Questa misura, secondo le previsioni, permetterà a 16.800 lavoratori di andare anticipatamente in pensione. Prorogata senza modifiche invece Opzione donna. Ciò significa che le lavoratrici potranno lasciare il lavoro a 58 anni di età e 35 di contributi. L'assegno però verrà calcolato interamente con il metodo contributivo. Viene prorogato fino alla fine del 2022 e ampliata la platea dell'Ape sociale. Alcune categorie potranno lasciare il lavoro a 63 anni con 36 di contributi (30 se disoccupati, disabili o caregiver). Riceveranno un assegno fino a 1.500 euro lordi. Tra i lavori che accedono all'Ape ci sono: professori di scuola primaria e pre-primaria, tecnici della salute, magazzinieri, professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali, estetisti, professioni qualificate nei servizi personali, artigiani, operai specializzati, agricoltori, conduttori d?€?impianti e macchinari per l?€?estrazione e il primo trattamento dei minerali, operatori d?€?impianti per la trasformazione e lavorazione a caldo dei metalli. Riparte poi l'indiciazzazione piena delle pensioni al costo della vita. Ci sarà una rivalutazione dell'1,7%. Sarà completa per gli importi fino a 4 volte il trattamento minimo. Del 90%, ossia dell'1,53% per gli importi superiori a 4 e fino a 5 volte il minimo. Del 75% per gli importi superiori a 2.577,90 euro. La Legge di Bilancio, inoltre, prevede un fondo di 200 milioni per finanziare prepensionamenti e l'ampliamente del contratto in espansione delle aziende con più di 50 dipendenti.

Iva
Sono previsti 3,8 miliardi per mitigare l'aumento delle bollette. Per questo scende al 5% l'Iva sulle utenze gas di famiglie e imprese. L'intervento vale 608 milione. Viene poi previsto l'annullamento delle aliquote relative agli oneri di sistema. L'intervento costa 480 milioni e ne beneficeranno 22 milioni di utenti.

Superbonus
La principale novità riguarda i proprietari di case indipendenti, i quali potranno ottenere il Superbonus. Vengono rimodulati i termini entro i quali vanno effettuati i lavori per ottenere il super ecobonus. Saltano i limiti previsti per villette e alloggi in condominio ma funzionalmente autonomi. La scadenza è fissata al 31 dicembre 2022 con l'unico vincolo che vengano effettuati entro il 30 giugno prossimo almeno il 30% dei lavori. L'importante eccezione riguarda le abitazioni situate nei comuni colpiti da eventi sismici dal 2009. Per queste il superbonus sarà del 110 per cento fino al 2025. Cambiano inoltre le agevolazioni sull'abbattimento delle barriere architettoniche. Il nuovo bonus prevede per il 2022 un rimborso fiscale del 75% da ripartire in 5 anni con la possibilità di cedere il credito.

Under 36 e mamme
Sono previsti sgravi fiscali per chi assume le neomamme e gli Under 36. Il "reddito di libertà" è stato rifinanziato con 5 milioni di euro e 5 milioni andranno anche per i centri antiviolenza e case rifugio. Sgravi contributivi al 100% anche per le Pmi che stipulano contratti di apprendistato di primo livello agli under 25. Mutui agevolati per gli under 36 e per le giovani coppie per l'acquisto della prima casa.

Scuola
Sono stati poi stanziati 200 milioni di euro per la scuola. Cento di questi serviranno per prorogare gli incarichi temporanei del personale Ata della scuola. Sale poi a 300 milioni il Fondo per la valorizzazione del personale docente. Sono poi stati assegnati 20 milioni alle scuole dell'infanzia paritarie e 120 milioni in tre anni per i servizi di supporto psicologico per combattere le forme di malessere generate dalla pandemia.